PROGETTO NATINGA

Strumento rivoluzionario per individuare i contaminanti che compromettono il gusto e l'aroma del vino, le temute sostanze inquinanti.

I temuti inquinanti
La contaminazione del vino con l'odore e/o il gusto di muffe è uno dei problemi più gravi che affliggono le cantine di tutto il mondo. I difetti organolettici sono spiacevoli e giudicati duramente sia da degustatori esperti che da consumatori occasionali, sempre più informati e sensibili alle caratteristiche del vino.

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Nel voler dar risposta a questa problematica, nel 2010 abbiamo deciso di ampliare i nostri orizzonti e concentrarci sullo sviluppo di uno strumento che consentisse di individuare precocemente la contaminazione, identificando il problema alla fonte. L'industria del vino richiedeva uno strumento che avesse un'ipersensibilità e la risposta non andava cercata in una miglior tecnologia... ma nel regno animale. Dopo 2 anni di addestramento, abbiamo presentato alla società i nostri esperti di rilevamento dei contaminanti: Ambrosia e Odysé, due simpatici Labrador retriever. Trascorsi altri due anni, il maschio Moro si è unito a loro, completando la prima cucciolata del progetto Natinga.

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CONSIDERAZIONI PER LA IMPLEMENTAZIONE NEI VIGNETI E NELLE CANTINE

  • I cani sono sempre accompagnati dai loro addestratori che sono gli incaricati di condurli a guinzaglio, attraverso i diversi luoghi in cui si devono individuare potenziali fonti di contaminazione.
  • I cani realizzano attività di rilevazione per periodi di circa 30 minuti, dopo di che si riposano prima di continuare. Per utilizzare al meglio il tempo, lavoriamo con almeno due cani che si alternano nelle attività di rilevamento e di riposo.
  • Lo spazio da analizzare dovrebbe essere sempre libero da altri animali. Anche se è abbastanza comune che le cantine e i capannoni, dove si produce il vino, siano privi di altri cani per motivi igienici, ricordiamo sempre che, in caso contrario, la gestione dei cani Natinga può essere rallentata (l'animale si avvicinerà istintivamente al luogo dove un altro cane ha segnato il territorio, generando distrazioni).
  • Una volta identificato un focolaio di contaminazione, l'animale marcherà la zona con un gesto facilmente riconoscibile da parte dell’addestratore.
  • I Labrador retriever sono molto amichevoli e giocherelloni; questo, insieme all'addestramento di Natinga, li rende cani molto docili. Sono abituati ad essere circondati da persone, senza rappresentare un pericolo per i funzionari e i lavoratori. Detto questo, come qualsiasi altro animale addomesticato, il cane può rispondere, se provocato, in modo ostile ed irresponsabile.
  • La formazione Natinga si basa su risposte condizionate, con comportamenti costantemente premiati con il cibo. Il Labrador è un cane che risponde a questo metodo poiché, per natura, è un animale "goloso". Pertanto, si raccomanda, di controllare il cibo o di non dare da mangiare al cane mentre è in fase di identificazione.